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DOCUMENTI - GLI INTERVENTI

Si chiama Unione forse Ulivo, ma è Fronte Unito Antifascista.

 

In questi giorni il Sovversivo ha gettato la maschera. Il suo disegno è totalmente eversivo. Sul piano ideologico ha dato del “coglione” agli avversari e sono anni che continua a denigrare la sinistra con terminologia tipicamente fascista. Ma la frase illuminante è quella che ha pronunciato durante il dibattito con Prodi spiegando che questi (cioè, Prodi e gli alleati) “vogliono annullare le differenze fra il figlio dell’ingegnere e i figli degli operai, e vogliono annullarle per legge”. Questa è l’essenza del pensiero del Sovversivo, il distillato dell’ideologia che lo accomuna al duo Casini Fini, e che non ha nulla a che vedere con il “liberalismo” e la democrazia.

Perché la parità delle opportunità è già legge, e non una legge qualsiasi, ma la legge principale, la legge che struttura tutte le altre leggi: la legge costituzionale. La Costituzione non è per l’abolizione della proprietà privata, anzi, la difende, ma quello che prescrive è proprio il fine dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, la possibilità per tutti di accedere all’Istruzione attraverso la Scuola pubblica e l’Università e il dovere per lo Stato di provvedere per far sì che ogni cittadino possa avere queste stesse opportunità, qualunque sia la sua condizione sociale. Questo è quello che viene prescritto dalla nostra Costituzione. Ed ecco che il Sovversivo attacca la Giustizia (legge uguale per tutti), distrugge la scuola pubblica (tagli ai finanziamenti per la pubblica e finanziamenti alle private), attacca la possibilità che i figli delle classi meno fortunate possano valere quanto i figli dei ricchi. Non solo, ma dopo aver accusato senza tregua le sinistre di voler compiere degli “esprori”, sul suo giornale di famiglia fa scrivere che l’abolizione dell’Ici verrà finanziata con la “tassazione delle cooperative rosse”!! Manifestando così l’ intenzione di espropriare chiunque non sia d’accordo con lui.

Se pensiamo a questo mese di aprile ci rendiamo conto di quanto sia importante per noi, per la democrazia, per il futuro dell’Italia e dei nostri figli. Domani e dopo, le elezioni che, forse, manderanno a casa questo governo di mascalzoni; poi l’elezione del Capo dello Stato, che avrà un esito positivo solo se a vincere sarà il fronte unito antifascista, poi il referendum per l’abolizione delle modifiche costituzionali, che avranno un impulso decisivo se a governare il referendum sarà il fronte unito. In un pugno di giorni si deciderà il destino di noi tutti e del nostro Paese. E queste decisive scadenze si verificano in un clima avvelenato da un uomo che nell’ultimo comizio, a Napoli, ha usato i toni e i modi del genuino leader fascista, inscenando una grottesca imitazione dei discorsi mussoliniani mentre i nazi di Forza Nuova gli gridavano “duce duce!”. E in questi giorni saremo costretti a stare in guardia dai colpi di testa che una eventuale sconfitta potrebbe suggerire al capo di una destra ormai quasi compatta nella scelta autoritaria. Colpi di follia che potrebbe avere già programmato per non accettare una eventuale sconfitta elettorale. Ecco le ragioni per cui la coalizione che si batte contro la Casa delle libertà ha preso il nome di Unione o di Ulivo ma in realtà si tratta di un vero Fronte Unito Antifascista. Da queste giornate dipende il nostro destino e quello del nostro Paese.

 

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